MAZZOLANDIA: IL GATTO DELLA BEFANA SARÀ VICESINDACO

Giorni convulsi a Mazzolandia, dove Babbo Natale è stato di recente eletto sindaco col 700% dei voti. La percentuale può apparire singolare, ma diciamo pure che tutti gli eventi degli ultimi giorni sono stati parecchio singolari, perfino per gli standard del paese del Mazzo.

Dopo una iniziale fase di scontro tra il candidato sindaco, Babbo Natale e la comandante dei vigili urbani (rivelatasi la Befana), quest’ultima aveva annunciato di volersi candidare nella lista di opposizione guidata da Fratelli di Taglia (partito di riferimento dei ricercati, categoria presente in massa a Mazzolandia).

Preoccupato dalla possibilità di uno scontro all’ultimo voto, Babbo Natale ha proposto un accordo alla Befana, promettendole in cambio posti di riguardo per i propri candidati. Lei ha detto di avere un solo candidato: il proprio gatto, un felino nero come la notte per cui pretendeva il posto di vicesindaco. Babbo Natale ha posto due problemi riguardo al gatto: come avrebbe potuto farsi comprendere e chi mai lo avrebbe votato. A rispondere è stato il gatto stesso, ricordando che parla fluentemente sei lingue e che avrebbe avuto almeno sette volte il voto di ciascun cittadino senza alcun problema.

-E come faresti? Miagolando? - avrebbe ribattuto Babbo Natale. Da quel momento, riporta la Gazzetta di Mazzolandia, la situazione ha preso una piega per così dire bizzarra. Il gatto, riportano vari testimoni, avrebbe detto soltanto “miao” e all’istante si sarebbero aperti i seggi, con tanto di scrutatori al loro posto. Sì sono formate lunghissime code ad ogni seggio, con i cittadini che votavano e subito si rimettevano in fila per votare di nuovo. La polizia è intervenuta con ogni mezzo di dissuasione, perfino lacrimogeni e idranti, ma non c’è stato verso di impedire ai cittadini di votare a ripetizione. 

Babbo Natale e il gatto della Befana sono ora ufficialmente a capo della comunità del Mazzo: a breve sarà resa nota la squadra degli assessori, sulla quale si sta ragionando in una riunione convocata a casa della Befana, dato che l’ufficio del vicesindaco non è ancora provvisto di lettiera igienica.